Il cielo pendeva azzurro come fosse una vela,
il vento lo trascinava dove non voleva.
Calò la nebbia sui miei occhi,
ma potei ancora vedere la luce che filtrava tra gli squarci della tela.
Le onde del mare in tempesta si alzavano.
Dalla loro ombra visioni confuse prendevano forma
ed una melodia al chiaro di luna inaspriva
il senso di confusione del marinaio.
Sfumature di arcobaleno, gocce di rugiada
nell'aria ormai satura di navi affondate.
L'occhio è troppo veloce a volte e la mente fatica
a seguirlo, ma tante sono le cose che ci uniscono
come tante sono le cose che ci sfuggono.
7 commenti:
Questo vento Fred che ci prende, ci allontana e poi ci riavvicina con i nostri ricordi sepolti, alcuni rimossi altri ancora da vivere!
Belle espressioni di poesia che imprimono realtà!
Un salutone ed un buon fine settimana
Elisena
tra ombre, nebulosità e confusione si iniziano a intravedere le prime luci, conosciute o sconosciute... basta osservare senza osservare, gli occhi della mente ci vedono molto meglio...
bellissimi versi
bellissimo!
ciao ciao from rome
BExCLUSIVE MAGAZINE
http://bexclusivemagazine.blogspot.com/
E tante sono quelle che a volte ci dividono.
ciao molto bello ciò che scrivi
Ero sicurissima di averti commentato questo post! Ultimamente, sono più rincoglionita del solito. Comunque, sai creare bellissime immagini con le parole...
FRED, è BRUTTA
INFANTILE
NN MI PIACE MINIMAMENTE...CHE FINE HA FATTO IL VEKKIO FRED KE CONOSCEVO?....MAGARI SI è PERSO IN UN MARE SENZA CONFINI......
GIORGIE
:(
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