Munch - Angoscia |
Spesso dormo un po' di più svegliandomi stanco.
La notte non dormo. Quando spengo la luce si rivelano a me strane luci, colori distorti che danzano per la stanza. Sussurri di voci provenienti dall'abisso della mente riverberano nell'ambiente. Strane creature mi invitano a seguirle al di là dello spazio e del tempo ove solo pochi prescelti hanno accesso.
Tutto incomincia a girare, sono entrato in un vortice.
L'angoscia mi assale, il cuore batte e mi pulsa nelle tempie.
Respiro affannosamente. Non respiro. Mi sento soffocare. Mi manca l'ossigeno.
Non respiro e mi dimeno nel buio. Sono in preda al panico. L'angoscia sale. Delirio.
Ossigeno, aria fresca, ne ho bisogno. Sto per cadere. Lo sento.
Mi tolgo il lenzuolo dalla bocca mi alzo e respiro. Tutto è calmo attorno a me.
Sono ritornato tra i vivi. Ho visto cose che gli esseri umani mai vedranno. Ora ho è tutto finito e mi resta solo il ricordo. Loro se vedessero ciò che io ho visto impazzirebbero. Quelle visioni terribili.
Se scoprirsero la verità impazzirebbero. Meglio tacere e continuare a fingere.
La verità è celata e loro avanzano ad occhi bendati senza sapere ciò che li attende.
C'è qualcuno dietro di voi e non lo sentite. Il suo soffio le sue mani vi sfiorano il collo. Voi siete ancora tranquilli o un lungo brivido si muove lungo la vostra schiena. Non toccatevi. Non voltatevi. Ormai è troppo tardi.
Munch - Urlo Dal suo diario: |
Quale titolo migliore, dopo un periodo di assenza. Frutto di scrittura impulsiva
e con riferimenti a Lovecraft puramente non casuali.
Le cose che ho fatto durante l'assenza, le scrivo in piccolo perchè tanto non interessano a nessuno:
- Mi sono rimesso ad allenarmi come ai vecchi tempi con il mio allenamento personalizzato in stile thay box
- Sono stato a Venezia dove ho trovato la signora Acqua Alta e dove ho dormito in una 'Locanda del poeta' (è stata la prima impressione, forse solo perchè suona bene, ma sembrava la stanza di uno di quei poeti sul finire dell'800). Stanza anonima, con un arredamento molto minimal, mobili "antichi" di un marrone talmente scuro che era quasi nero, delle lenzuola talmente bianche che sembravano volessero dire 'Siamo pulite' e ad una parete, un lavandino con uno specchio che sembravano essere stati presi da un carcere di quelli dei film americani.
Per finire, il bagno esterno alla camera, ma comunque la sua funzione principale che era quella di passare la notte l'ha svolta, poi per quello che ho pagato non mi lamento anche perchè c'è di peggio in giro.
E poi chi-se-ne-frega! Sono uno che si abitua a tutto, l'importante è andare in giro.
- Mi sono dato alla musica elettronica, alla sperimentazione e alla sintesi del suono.
6 commenti:
Sembrerà assolutamente alieno ai toni ma mi hai richiamato un carpenteriano They live
ma non saranno le zanzare!
No! non credo siano zanzare...chi non ha aorecchie per udire ed occhi per vedere certe cose celate ai più, non credo possa comprendere granchè!
Fred, sò bene quel che hai provato...
E' sempre bello e piacevole, comunque leggere le tue sensazioni, le tue esperienze...
Lunga vita e prosperità a tutti voi!
Ciao Fred, hai fatto due bei viaggi: uno reale, mi sembra di aver capito e uno quasi astrale o del tutto, non saprei, ma ti assicuro che potrebbe essere vero, perché ho un'amica che ha fatto queste esprerienze.
Adoro Venezia, ma non mi è mai capitato di andarci con l'acqua alta. Sarebbe curiosa questa esperienza.
Dimmi, hai avuto paura durante "quel" viaggio particolare?
per quanto riguarda l'ultimo lavoro ansia del diario non è un viaggio, è solamente un brevissimo racconto prendendo spunto dal modo di scrivere di Lovecraft.
Però essendo interessato di occultismo e di meditazione mi capitò durante una seduta di meditazione di sentire il corpo leggero e ad un certo punto salire verso l'alto, ma è stata molto brave come esperienza perchè non essendoci abituato fai fatica a mantenere la concentrazione (parliamo di 4-5 secondi).
Saluti a tutti e grazie di essere passati
anche io soffro di angoscia alle volte :( anzi....è come una specie di sottofondo musicale...spiacevole.
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